Tali interventi, nati originariamente su stimolo e come prescrizioni degli organi competenti provinciali al fine di contenere o controllare possibili impatti negativi causati dalle derivazioni, nel tempo sono stati intesi dai privati e dai comuni piccoli concessionari come necessità e opportunità per mantenere sul territorio o recuperare e migliorare standard elevati di qualità ambientale, in ordine:
Piani che prevedono il controllo delle portate fluenti, dei parametri chimico-fisici, microbiologici, biologici e spesso anche delle caratteristiche topografiche e idro-morfologiche dell’alveo
per contenere e minimizzare gli impatti delle opere sui principali fattori ambientali, quali adeguamento alla morfologia del territorio e interramento delle condotte e a volte delle centrali per evitare impatti paesaggistici e acustici, adeguamento delle portate di rispetto per particolari motivi di tutela ambientale, scale di risalita pesci per favorire la mobilità della fauna ittica, opere di rilascio del DMV direttamente in alveo per assicurare la continuità longitudinale del corso d’acqua
per contenere e minimizzare gli impatti delle opere sui principali fattori ambientali, quali adeguamento alla morfologia del territorio e interramento delle condotte e a volte delle centrali per evitare impatti paesaggistici e acustici, adeguamento delle portate di rispetto per particolari motivi di tutela ambientale, scale di risalita pesci per favorire la mobilità della fauna ittica, opere di rilascio del DMV direttamente in alveo per assicurare la continuità longitudinale del corso d’acqua
interventi sostenuti economicamente grazie al reddito derivante dalla produzione di energia rinnovabile, in un vero e proprio circuito virtuoso. In alcune situazioni, inoltre, gli stessi impianti idroelettrici in serie rispetto a impianti a bacino possono essere concepiti e autorizzati proprio come compensazioni ambientali in senso lato, in quanto in grado di rimuovere dall’alveo tutte le innaturali variazioni giornaliere delle portate, per il solo tratto sotteso se impianti isolati ma potenzialmente anche per tutto il tratto d’alveo a valle, qualora diversi impianti in serie o a cascata colleghino direttamente il bacino di modulazione a monte con un bacino di demodulazione a valle (lago artificiale, lago naturale, mare).